Tutti possono immaginarsi la
situazione familiare per cui se un giornale pubblica il trafiletto o l’articolo
di un parente, allora si va all'edicola più vicina e se ne compra una copia a
testimonianza della riuscita del lavoro, è motivo di orgoglio e anche qualcosa
di importante, a prescindere dall'argomento, essere riconosciuti come
scrittori, anche per una volta sola, è una grande soddisfazione. La situazione
quindi è: si comprano diverse copie del giornale e le si distribuisce ai
parenti, una cosa innocua e divertente.
Diversamente è accaduto il 9
gennaio 2018, Liceo Scientifico Valeriani, Imola; all'ingresso degli studenti
per le lezioni mattutine, quello che vi parla è uno di loro, vistosi fasci di
giornali erano accatastati contro il muro ad ogni piano. Una delle proposte dei
Rappresentanti d’Istituto era di portare i quotidiani d’informazione nella scuola perché fossero consultabili dagli alunni nella mattinata, poteva essere quella
la motivazione, ma il flusso di pensieri nasce e muore subito, bisogna andare nella propria classe. Comincia la solita giornata fra i banchi, finché non entra il bidello del nostro piano in classe e con un blocco di
giornali in mano, uno per ciascuno, annuncia: “Da parte del Preside, chi è
interessato ne prenda uno e che non ne vengano lasciati in classe o a terra.
Grazie e arrivederci.” Qui cominciano le chiacchere prontamente riprese dal Professore,
è ora di interrogazione, quindi comunque
ci permettiamo di distribuire i giornali, “Il Nuovo Diario Messaggero”, in
silenzio. Già dalle parole del nostro bidello era chiaro: c’era qualcosa in
quel giornale che il Preside voleva che leggessimo. Allora si va subito alla
ricerca; un settimanale cattolico locale non può trattare molte cose, ma senz'altro la scuola è uno degli argomenti e sfogliando le pagine si fa notare in basso
una foto in primo piano del nostro Dirigente: ”Alberghetti (l’istituto “rivale”
al nostro n.d.r.) boom Torna Montanari
Tutto pronto per il liceo musicale”. Ecco trovata la causa di tutto questo movimento
cartaceo: un po’ di sana auto-celebrazione. Non è per togliere meriti al
giornale, ha fatto informazione, la scuola dovrebbe essere di primo interesse
per tutti e questa colonna di resoconto fa la sua parte, ma è la cornice a far
storcere il naso.
Nel corso di questi anni non è mai
stato visto il Preside, Lamberto Montanari, elargire giornali a ogni singolo
alunno se non questo giorno qui e sembra non essere mai stato così attivo.
Quest’anno dopo uno di reggenza L. Montanari è tornato alla dirigenza della
nostra scuola e lo ha annunciato i primi giorni di scuola girando per le classi
pronunciando, almeno nella mia classe, un discorso di scarsa eloquenza. Il suo
ritorno è stato riportato nell'articolo come avvenimento dell’anno scolastico
in corso a cui poi seguono delle novità per il Polo: sperimentazione del liceo
quadriennale e del liceo musicale e coreutico. Tutte queste informazioni sono
utili, ma è chiaro che non sono loro le notizie interessanti per noi, ormai
siamo già tutti iscritti a scuola e delle novità ci interessa relativamente,
estremizzando non è possibile pensare al quinto anno di passare al corso
quadriennale del prossimo anno. E’ importante rimanere informati sulla scuola perché è la base dei futuri cittadini, ma per queste comunicazione esistono
altri mezzi all’interno dell’Istituto: una circolare sul registro elettronico e
si sarebbe risparmiata una grande quantità di carta. Il numero in questione de “Il
Nuovo Diario Messaggero” era per altro del 31 dicembre 2017, il numero di
chiusura e resoconto dell’anno, quindi poteva anche esserci l’apparenza di un dono
disinteressato agli studenti, si potrebbe pensare: “E’ giunto un nuovo anno, ma
ricordiamoci anche cosa è stato fatto in quello appena passato”. Invece no, far dichiarare ai bidelli che è da
parte del Preside e trovare, sicuri che ci sia, un articolo con il nome (e
anche la foto) del Dirigente L. Montanari fa proprio pensare che ci fosse la volontà
di mettersi in mostra direttamente, anche perché la prima parte del titolo e
quindi dell’articolo riguarda il successo di un altro Istituto imolese. Non c’era
necessità di tutto questo, l’incontro con le classi a inizio anno, la mediazione
dei Rappresentanti d’Istituto ed eventuali altri interventi dovrebbero essere
relazioni con gli studenti più che sufficienti per il corretto mantenimento della
scuola. Inoltre non si sa come il Preside abbia ottenuto tutte queste copie per
ognuno di noi alunni, se a spese sue o della scuola o se fossero rimanenze,
oramai non importa più, comunque si spera sia carta che verrà riciclata. In
questa occasione il nostro Dirigente si dimostrato essere quel parente che per
caso si trova in una foto sul giornale o in un’inquadratura alla televisione e
va da tutti i familiari vantandosene senza remore.
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